La Comunanza

Sin da epoca remota nella Villa di Coste esistevano vasti possedimenti appartenenti alla popolazione della Villa stessa.

 Non si può con precisione definire la provenienza di simile proprietà e di tale possesso i quali venivano amministrati da una specie di Consiglio formato dai vari esponenti della Villa di Coste denominati “MASSARI”.

 Questi Amministratori permettevano che lo popolazione stessa esercitasse su tali possedimenti di proprietà comune, il pascolo con il proprio bestiame, ed usufruire del taglio del legname solo nella quantità necessaria agli usi domestici.

 Le Amministrazioni costituite dai “Massari”, che vennero poi in seguito chiamate “COMUNANZE od UNIVERSITà AGRARIE”, esplicavano la loro attività con principi autonomi sino al 1801, anno in cui il Pontefice PIO VII con “motu proprio” del 1° Luglio, stabiliva che tutte le proprietà appartenenti alle Comunanze Agrarie venissero demaniate.

 Questo provvedimento venne escogitato a causa dei danni che le popolazioni arrecavano ai boschi esercitando in modo irrazionale e sfrenato il diritto di pascolo e di taglio sui possedimenti della Comunanza.

 In seguito alla demaniazione dei beni già amministrati dalle Comunanze, vennero affidati ad una Congregazione di Cardinali detta “CONGREGAZIONE DI BUON GOVERNO”; però nell’anno 1816 decaddero anche queste nuove Congregazioni e le proprietà così amministrate vennero cedute in enfiteusi.

 I possedimenti della Villa di Coste in data 28 Novembre 1816 vennero cedute in enfiteusi a Pietro CICCAGLIA, il quale incominciò in tale data ad esercitare il diritto di possesso su tale proprietà, lasciando però alla popolazione il diritto di pascere e di legnare, servitù rimasta sui citati possedimenti dopo la demaniazione avvenuta, come si è detto, su “motu proprio” di Papa Pio VII.

 Nell’anno 1817 lo Stato confermò l’enfiteusi di Pietro Ciccaglia e nell’istrumento di cessione a rogito Trasatini dell’ 8 Febbraio dello stesso anno si riconfermarono tali condizioni di vendita e che cioè agli originari abitanti di Coste fosse riservato il diritto di pascere e di legnare.

Dopo ciò, il figlio di Pietro Ciccaglia, Leonardo, con atto 7 Novembre 1864, affrancò il canone di enfiteusi e riunì in sé la proprietà della Villa di Coste (gravata sempre dalle stesse servitù essenziali di pascere e di legnare) proprietà che poi successivamente con atto 13 Agosto 1888, a rogito Paglioni, passò ai Sigg.ri BARTOLINI di Trevi.

 Il 14 Ottobre 1895 in ottemperanza all’articolo 2 della legge 4 Agosto 1894 n. 397, si riunì l’Assemblea degli utenti per redigere la lista degli utenti e per deliberare a maggioranza assoluta il Regolamento.

 L’art. n. 1 del Regolamento approvato cita: “ E’ costituita in Coste (frazione del Comune di Trevi) un’Associazione, od Università Agraria, avente per scopo il godimento dei beni derivanti dall’affrancazione da farsi ai sensi della legge 24 Giugno 1888 delle servitù di pascere e di legnare ora esistenti nella montagna di detta Villa di proprietà dei nobili Signori fratelli Emidio e Luigi BARTOLINI”.

 Nella lista degli Utenti della costituenda Università Agraria di Coste furono iscritti i seguenti nominativi:

 BAIOCCO Domenico fu Sebastiano

  1. BAIOCCO Domenico e Sabatino fu Carlo

  2. BEFANI Angelo fu Domenico

  3. BEFANI Bernardino fu Domenico

  4. BEFANI Pasquale fu Francesco

  5. BEFANI Sabatino fu Francesco

  6. BEFANI Sante fu Antonio

  7. BENEDETTI Antonio fu Francesco

  8. BONIFAZI Giuseppe fu Antonio

  9. BONIFAZI Marzio fu Antonio

  10. BRUNELLI Antonio e Biagio fu Giovanni

  11. BRUNELLI Antonio fu Luigi

  12. BRUNELLI Bernardino fu Antonio

  13. BRUNELLI Tommaso, Antonio e Andrea fu Marzio

  14. CARDARELLI Francesco , Emiliano e Antonio fu Pietro

  15. CHICCARELLI Carlo e Giuseppe fu Gian Paolo

  16. DI ATANASIO Filippo fu Pasquale

  17. DI ATANASIO Nicola fu Pasquale

  18. DI ATANASIO Pietro fu Pasquale

  19. DI ATANASIO Vincenzo fu Pasquale

  20. DI MATTIA Carlo fu Francesco

  21. DI MATTIA Domenico di Carlo

  22. DOMINICI Angelo fu Salvatore

  23. DOMINICI Antonio fu Salvatore

  24. DOMINICI Cesare , …rizio e Fiorenzo fu Pietro

  25. DOMINICI Pietro fu Fortunato

  26. DOMINICI Salvatore fu Alessandro

  27. EMILIANI o DI EMILIANO Domenico, David, Luigi e Antonio fu Emiliano

  28. FALASCA Angelo fu Vincenzo
  29. FALASCA Domenico fu Francesco

  30. FALASCA Sabatino fu Vincenzo

  31. FRATINI Angelo fu Vincenzo e FRATINI eredi di Giuseppe

  32. GASPERINI Angelo fu Antonio

  33. GIACOMETTI Giacomo fu Giovanni
  34. GIACOMETTI Maria fu Lorenzo in CHIACCHIERINI

  35. GIACOMETTI Romolo fu Giovanni

  36. MAGRINI Domenico, ….inaldo e Giacomo fu Emiliano

  37. MAGRINI Nazzareno fu Vincenzo

  38. MAGRINI Salvatore fu Domenico

  39. MAGRINI Giovanni fu Vincenzo

  40. MARIANUCCI Bernardino fu Antonio

  41. MARIANUCCI Francesco fu Luigi

  42. MARIANUCCI Giovanni fu Luigi

  43. MARIANUCCI Loreto, Pietro e Domenico fu Antonio

  44. MARIANUCCI Marco fu Luigi

  45. MARTANI Clemente fu Leone

  46. MARTANI Francesco fu Clemente

  47. MELONI Agostino fu Luigi, Giovanni, Antonio e David di Agostino

  48. PARTENZI Angelo fu Francesco

  49. PARTENZI Domenico fu Francesco

  50. PARTENZI Domenico e Antonio fu Pietro

  51. PARTENZI Ferdinando fu Giammaria

  52. PARTENZI Filomena in Gasperini e Maria Rosa fu Luigi

  53. PARTENZI Giansante fu Gianmaria

  54. PARTENZI Girolamo fu Domenico

  55. PARTENZI Giuseppe fu Emiliano

  56. PARTENZI Luigi fu Arcangelo

  57. PARTENZI Lorenzo fu Francesco

  58. PARTENZI Pietro e Francesco fu Tommaso

  59. PARTENZI Tommaso fu Domenico

  60. PERGOLARI Ubaldo e Clemente di Bernardino

  61. PERUGINI Domenico e Vincenzo in Chiacchierini

  62. SANTI Cristoforo fu Giuseppe

  63. TULLI Emiliano fu Filippo

  64. TULLI Francesco fu Filippo

  65. UBALDI Giuseppe e Luigi fu Lorenzo

  66. VALENTINI Vincenzo e Giovanni fu Valentino

Successivamente i frazionisti di Coste avvalendosi delle disposizioni di legge (art.9 del R.D. 03 Agosto 1891 n. 510 richiamato dall’art. 7 della legge 16 Giugno 1927 n.1766) addivennero alla liquidazione delle servitù civiche ed alla affrancazione della superficie rimasta libera dalle servitù, affrancazione e liquidazione approvata dal R. Commissario Regionale Liquidatore degli usi civici ed omologato dal competente Ministero.

CRONOLOGIA

– 1891 Inizia la procedura per l’affrancazione delle servitù civiche

di pascere e di legnare di cui erano gravati i terreni dei

fratelli Bartolini:

  • perizia del sig. Mattei
  • opposizione dei Bartolini.

Iniziano tre giudizi per danni:

      • 1° e 2° dei Bartolini contro Brunetti Tommaso e Francesco Cardarelli, per danni mediante pascolo in bosco tagliato di recente di proprietà dei Bartolini
      • 3° gli abitanti di Coste contro i Bartolini per irregolari tagli di boschi a danno del pascolo e legnatico della popolazione.

 

Essendo in corso questi 3 giudizi fu sospesa l’affrancazione.

 

29 giugno 1894 Appello dei Bartolini – respinto perché non

proponibile.

 

7 dicembre 1894 Ricorso alla Corte di Cassazione che accettò

l’appello e ordinò che prima di procedere

all’affrancazione fossero

decise le tre controversie per danni.

 

28 dicembre 1898 Respinte la 1° e 2° domanda dei Bartolini

contro Cardarelli e Brunetti.

 

Per la 3° domanda degli abitanti di Coste fu ordinata un’istruttoria.

 

Appello dei Bartolini.

 

Interviene accordo tra Cardarelli e Brunetti con i Bartolini e chiusura del contendere per il 1° e 2° giudizio.

 

 

Legge 4 agosto 1894 n. 397

 

14 ottobre 1895 In forza della legge 397 del 1894 viene redatta la

lista degli utenti, viene costituita l’Università

Agraria di Coste e approvato lo Statuto.

 

13 luglio 1903 Sentenza che definisce i limiti della servitù reclamata

dagli utenti.

 

Per quanto riguarda i danni si ordina un esame per testi.

 

Si rinvia la causa ai giudici di 1° per il procedimento dell’affrancazione dei diritti civici.

 

Novembre 1903 Rinuncia degli utenti alla richiesta dei danni.

 

I Bartolini propongono e gli utenti accettano l’affrancazione, ma sorgono alcuni disaccordi; infine si trova l’accordo per la nomina dei periti per determinare l’indennità per l’affrancazione.

 

11 maggio 1904 – UDIENZA GIUNTA DEGLI ARBITRI DI SPOLETO

Nomina dei Periti – giuramento dei Periti.

Tempo un mese per presentare le perizie.

La perizia non piacque all’Università Agraria che fece opposizione.

 

22 luglio 1905 – Sentenza della Giunta.

Appello dei Bartolini.

 

05 aprile 1906 – Sentenza della Corte di Perugia che annulla la

sentenza della Giunta, condanna l’Università Agraria e

rinvia al giudizio di primo grado sulle opposizioni

sollevate in merito alla perizia.

 

16 marzo 1907 – Sentenza Corte di Cassazione di Roma – condanna

dell’Università Agraria di Coste.

 

16 giugno 1921 – Bartolini denuncia l’ U.A. per turbativa di possesso.

 

19 agosto 1922 – Sentenza di condanna dell’U.A.

 

18 aprile 1926 – Bartolini propone una transazione definitiva per la

liquidazione degli usi civici.

 

03 maggio 1926 – l’U.A. accetta la proposta di transazione.

 

03 agosto 1926 – Compromesso per la transazione.

 

25 gennaio 1927 – Geometra Francesconi – individuazione topografica

dei fondi per la transazione.

 

15 giugno 1928 – Geometra Francesconi – perizia di transazione.

 

07 febbraio 1930 – VERBALE DI AFFRANCAZIONE DEGLI USI CIVICI.

 

06 marzo 1930 – DECRETO DI OMOLOGAZIONE DEL VERBALE DI

AFFRANCAZIONE DA PARTE DEL R. COMMISSARIO

REGIONALE.

 

31 marzo 1931 – Rettifica dei confini.